In questa storia c’è davvero dell’incredibile. Un uomo è stato multato mentre mangiava al Mc Donald’s, quando scoprirai il motivo resterai a bocca aperta.
Quello che è successo ad un uomo di 60 anni è davvero bizzarro. Un giorno ha deciso di pranzare al Mc Donald’s, e indovinate un po’, è stato multato per la somma di 110 euro. Sembrerebbe che il comportamento dell’uomo fosse imperdonabile e per questo è stato sanzionato.
Le catene di fast food sono nate per soddisfare il bisogno sempre crescente di consumare pasti veloci e a poco prezzo. Mc Donald’s è probabilmente stato il pioniere di questo nuovo modo di mangiare, fortemente criticato per l’alto contenuto di grassi e calorie che si mangiano scegliendo panino patatine e cola cola. Il concetto di fast food, cibo da consumare velocemente, è centrale in questa storia e va tenuto ben presente per capire come mai sia stato multato il sessantenne.
Il Mc Donald’s è conosciuto per essere sempre al centro del dibattito sulla salute alimentare. I cibi proposti nei menù del Mc sono sempre stati criticati per il loro alto contenuto di grassi, trattandosi principalmente di prodotti come formaggio, bacon e cibi fritti. Con il tempo però questo approccio è cambiato e sono stati introdotti sempre di più cibi il più salutari possibile e variegati così da soddisfare anche i clienti più esigenti diventando un ristorante fast food godibile da tutte le età.
Shapour Meftah, un uomo inglese di sessantuno anni, aveva deciso di darsi appuntamento per pranzo insieme al fratello presso un Mc Donald’s. Ordinato da mangiare, i due si accomodano e si godono il pranzo deliziando hamburger, fritti, dolci e bibite. Il pranzo è stato ripetuto per due giorni, e in entrambe le occasioni l’uomo ha ricevuto, inaspettatamente, due multe, pari a 50 sterline l’una.
Il motivo? L’aver consumato il pranzo troppo lentamente superando i 90 minuti. La sanzione non arriva direttamente da Mc Donald’s ma dalla società che gestisce i parcheggi delle filiali inglesi. Dietro questa particolare regola si nasconde un’esigenza di spazio e di riciclo tipica dei locali come i fast food, dove il cibo viene consumato tipicamente in maniera abbastanza veloce e fluida. Il sessantunenne ha ovviamente presentato ricorso parlando di come tale limite non sia assolutamente indicato all’ingresso del parcheggio. Come andrà a finire?