Ma l’olio di palma fa davvero così male? Facciamo chiarezza: ecco la risposta definitiva che tutti dovremmo conoscere!
Da qualche tempo ormai il suo utilizzo è stato sempre più demonizzato. Da quando abbiamo sentito dire che l’olio di palma fa male abbiamo cominciato a smettere di utilizzare diversi prodotti alimentari che lo contenevano. Ahimè, dobbiamo dire che sono parecchi gli alimenti nei quali questo grasso saturo è presente. Pensiamo ai prodotti confezionati, alle merendine, alle creme spalmabili ad esempio.
Negli ultimi tempi si è fatta sempre più spazio tra i giovani la tipica ‘alimentazione healthy’. Quella che prevede l’esclusivo utilizzo di alimenti ‘super sani’ e che finiscono pertanto per escluderne altri. Fra questi quelli contenenti il fatidico olio di palma.
Ma questa fonte di grasso vegetale è davvero così dannosa per la nostra salute? A fare chiarezza in tal proposito è la Fondazione Umberto Veronesi. Da quando è subentrata l’esigenza di riportare sull’etichetta di ogni prodotto non solo i valori nutrizionali ma anche in modo specifico gli ingredienti adoperati nella sua realizzazione, ecco che la dicitura ‘olio di palma’ tra gli ingredienti ha cominciato a destare qualche preoccupazione nei compratori. Anche l’acquisto di una semplice crema alla nocciola ha destato qualche piccola preoccupazione. Ma fa davvero così male?
Il medico nutrizionista Andrea Ghiselli ha risposto a qualche domanda che la Fondazione Umberto Veronesi ha riportato per chiarire quanto e se effettivamente l’olio di palma sia un ingrediente dannoso rispetto a tanti altri ingredienti che comunemente potremmo consumare.
L’elevata preoccupazione sull’utilizzo di questo ingrediente come ha spiegato il dottor Ghiselli, dipenderebbe dal fatto che si tratta di un grasso saturo che potrebbe arrecare danni di tipo cardiovascolare. Naturalmente, parliamo di utilizzi smodati ed eccessivi. Questo ingrediente è stato considerato dapprima come sostituto della margarina. A tal proposito si potrebbe dire che si tratta di un ingrediente che potrebbe arrecare i medesimi danni che un utilizzo eccessivo in tavola di burro o olio potrebbero determinare sulla nostra salute.
Pertanto, come anche il medico Massimo Pellegrini ha dichiarato alla Fondazione Veronesi, non è tanto l’utilizzo del singolo ingrediente ad arrecare problemi ma è nel complesso la propria alimentazione quella alla quale si dovrebbe badare per non correre rischi. Il consumo di grassi saturi nella nostra alimentazione non dovrebbe di norma superare il 10%.
Badando sempre a quelli che sono i propri livelli di colesterolo nel sangue, qualora questi fossero buoni e nella norma, il consumo di prodotti che contengono questo ingrediente al suo interno non desterebbe a tal proposito alcuna preoccupazione. In caso contrario sarebbe invece il caso di affidarsi alle cure di un medico e ad una alimentazione da lui fornita.