Si sa che il tartufo è da anni il prodotto alimentare più costoso di sempre: tutti in questo momento stanno facendo la fila per acquistarlo, ecco perchè.
Il tartufo è uno dei prodotti più pregiati che si trova sul mercato, soprattutto in Italia. Sappiamo bene che acquistarlo costa anche un bel po’.
Sembra però che ci sia stata, negli ultimi giorni, una vera e propria ‘rivoluzione’ che vede sempre più persone acquistarlo. La domanda che sorge spontanea è “perché?”, “cosa sta succedendo in giro che spinge le persone a questi gesti ‘folli’?“. Si tratta del prezzo del tartufo; ma vediamolo meglio nel dettaglio, per cercare di capire cosa spinge le persone ad acquistare forse più tartufo che pane, per dirne una.
Il tartufo, come abbiamo detto precedentemente, è uno degli alimenti più pregiati presenti in Italia. Appartiene alla famiglia dei funghi e lo si ritrova sotto terra. La sua produzione avviene, come ogni alimento che si rispetti e che non viene alterato o coltivato ‘in serra’, in un determinato periodo dell’anno; nonostante ciò non è detto che la singola persona addetta alla raccolta possa trovarne lo stesso numero che magari ha trovato lo stesso anno. Tutto dipende anche dalle annate e soprattutto dal clima.
Ed è proprio quest’ultimo che ha determinato un grandissimo cambiamento nella sua produzione e soprattutto nella sua diffusione, scendendo di gran lunga il prezzo sull’alimento del mercato. Spiegandoci meglio, stiamo notando che da un paio di anni, questo forse di più degli altri, il clima sembra essere davvero cambiato, portando non poche conseguenze sull’ambiente in cui viviamo. Il cambiamento del clima è dimostrato dalle trombe d’aria, dalle tempeste che si abbattono sul nostro terreno e da altri fenomeni atmosferici a noi ignari.
Tutto ciò, oltre a creare grandissimo scompiglio e paura, ha portato anche un cambiamento dal punto di vista alimentare ed in questo c’entra il tartufo. Come possiamo leggere dai diversi giornali o apprendere anche dalle notizie via internet, informandoci sulla sua storia, la produzione e la raccolta di quest’ultimo che sarebbe dovuta terminare il 31 gennaio, sembra che così non sarà. È iniziata quest’anno, più tardi del 21 settembre, riuscendo così a prolungare la sua produzione; allo stesso tempo però è aumentata anche la presenza del tartufo nel sottosuolo.
Se prima sembrava difficile trovarne più di un tot ed era ammessa una produzione ben precisa, da quest’anno la musica è cambiata. Alcuni esperti che l’anno precedente raccoglievano circa 30-40 grammi, quest’anno si sono ritrovati a raccoglierne kg interi, aumentando così la diffusione e la produzione. Questo però va ad incidere molto sull’economia: maggiore è la presenza di un alimento sul territorio, minore sarà il suo valore. Tant’è che quest’anno si è passati da 700 a 200€ l’etto.