Una ricetta storica che rende Roma famosa in tutto il mondo. Ma in questo modo, la carbonara, non l’avete mai provata!
Non prendeteci per blasfemi che se diciamo che sia un simbolo di Roma come la Cupola di San Pietro. E nemmeno per sprezzanti dell’arte se la paragoniamo al Colosseo. Ma, sicuramente, la carbonara è una delle cose più famose della Capitale. Ebbene, però così siamo certi che non l’abbiate mai mangiata. Ecco dove poterla trovare.
Si tratta di una ricetta “povera”. La sua grande diffusione, infatti, risiede, non solo nella bontà unanimemente riconosciuta. Ma anche nel fatto che si prepara con ingredienti popolari e quindi molto economici. Ma quali sono questi ingredienti?
Guanciale (preferibilmente) o pancetta, pecorino romano, uova, sale e e pepe. E la pasta, ovviamente. Nella carbonara, a differenza di altre salse come l’amatriciana, pancetta e guanciale vengono riportati spesso come ingredienti equivalenti. La pasta alla carbonara di solito si prepara o con gli spaghetti (in alternativa i tonnarelli) o con i rigatoni.
Insomma, la pasta alla carbonara fa rima con tradizione, con i suoi sapori veraci, assai decisi. Eppure il modo in cui potete mangiarla oggi è molto innovativo. I puristi, forse, storceranno il naso. Ma non vi hanno insegnato che le cose prima di essere giudicate, vanno assaggiate?
La carbonara da passeggio
In uno dei quartieri più popolari e caratteristici della Capitale, Trastevere, è possibile infatti provare un tipo di carbonara molto particolare. Una carbonara “da passeggio” l’abbiamo definita. Questo luogo si chiama “Eggs” e, come è facile intuire, ha incentrato la totalità della propria cucina sull’uso delle uova. Nel menù troviamo l’uovo carbonaro e tra i dolci, la mousse di yogurt denominata “ovosodo”. Insomma, le uova come filo conduttore.
Ingrediente che, come abbiamo appena visto, nella carbonara c’è ed è fondamentale. Da “Eggs” è possibile ordinare e gustare gli “strapazzi”. Hanno la forma simile al “Magnum”, l’iconico gelato che tutti avremo mangiato almeno una volta nella vita. Ma sono salati. Si tratta di “gelati” fritti, ripieni della iconica carbonara.
Al costo di 12 euro, si può gustare un tris che comprende un “gelato” classico, uno alla ‘nduja e uno al tartufo. Una invenzione molto innovativa della chef Barbara Agosti che, in tutta la Capitale, si sta facendo notare per la sua capacità di innovare la tradizione. E, allora, non resta che provarli. Peraltro, il locale è aperto sia a pranzo che a cena, quindi questi “gelati” sembrano l’ideale anche per un pranzo fugace e veloce, prima di rientrare al lavoro.
