I cibi e le bevande che consumiamo sono stati caratterizzati da un processo di trasformazione che li ha resi come li conosciamo noi oggi. Cosa c’è da sapere.
A contribuire allo sviluppo della civiltà umana in quanto tale è stata anche la capacità di trasformare gli alimenti, rendendoli sempre più elaborati. A tal proposito, va detto che gli alimenti e le bevande che siamo soliti consumare oggi in realtà hanno subito un’evoluzione lunga migliaia e migliaia di anni.
A differenza di quanto si possa pensare, infatti, l’evoluzione che ha interessato i cibi e le bevande non è stato un processo lineare, ma tortuoso e molto, molto lungo.
Chiaramente, il primo passo verso l’evoluzione degli alimenti e dunque verso un modo nuovo di alimentarsi è stato compiuto grazie all’introduzione della cottura e dunque del fuoco. Quest’ultimo, infatti, secondo quanto afferma la storica dell’alimentazione, Agnese Portincasa, portò ad una trasformazione epocale della civiltà.
Questa peraltro proseguì con l’introduzione della bollitura e, di conseguenza, di tutti quegli strumenti atti ad eseguirla. In particolare, cominciarono a comparire le prime pentole e i tegami. Questi favorirono un modo più salutare di cucinare grazie al fatto che gli alimenti risultavano più morbidi e quindi più facilmente digeribili.
Ciò detto, un importante cambiamento si ebbe anche quando si cominciarono a lavorare i cereali. Questa attività consentì di ottenere un alimento ancora oggi largamente consumato: il pane. In particolare, la sua nascita viene fatta risalire al IV millennio a.C. con gli egizi. In questo caso, la lievitazione veniva favorita conservando la farina all’aria aperta: quando l’impasto risultava gonfio si procedeva alla cottura che avveniva all’interno di un forno costruito con mattoni d’argilla.
Per quanto concerne le bevande, anche in questo caso, si deve agli egizi la nascita della prima birra. Questa veniva realizzata utilizzando la fermentazione di cereali come, ad esempio, l’orzo. In riferimento al vino, poi, la sua nascita risale ad 8mila anni fa: stando alle ricerche effettuate al riguardo le prime tracce sono state rinvenute in Georgia.
Ad ogni modo, va detto che le bevande alcoliche erano utilizzate principalmente a fini curativi. Esse, infatti, erano utilizzate dai medici per sfruttare le loro proprietà antisettiche. Ma non si disdegnavano anche le loro qualità inebrianti e afrodisiache.
Sempre in riferimento all’argomento, va ricordato che la prima vera bevanda risale agli antichi greci che dalla fermentazione del miele ricavavano l’idromele, considerato estremamente prelibato. A conferma di ciò va detto che per i greci quella citata rappresentava la bevanda degli dèi dell’Olimpo.