Masterchef, pioggia di critiche per il programma dell’anno: un giudizio spietato

Masterchef bersagliato dalle critiche, il programma non è mai stato attaccato così tanto. Cosa ne penseranno i giudici? ‘Puniti’ con la loro stessa severità. 

Nessuno se lo sarebbe mai aspettato eppure anche Masterchef ha ricevuto moltissime critiche. Il noto programma in onda su Sky questa volta è finito al centro di un attacco molto duro.

MasterChef, pioggia di critiche (Intaste.it)
MasterChef, pioggia di critiche (Intaste.it)

Parole che non erano mai state utilizzate prima nei confronti del programma e tantomeno dei giudici, ma dopo l’ultima puntata in cui un concorrente ha raccontato di essere dovuto ricorrere allo psichiatra per superare le ‘vessazioni’ degli chef sono piovute moltissime critiche.

Masterchef sotto attacco: “Tutti recitano”

La critica a Masterchef è arrivata da Guido Barendson che ha firmato un lungo commento su Repubblica. Commento molto critico nei confronti del programma. A detta del giornalista il programma sarebbe tutta una ‘sceneggiata’ dove ognuno, chef e concorrenti, ‘recita la sua parte’.

Barendson parla di ‘sceneggiata nazional-popolare‘, dopo la questione del concorrente che prima aveva chiesto ai giudici un comportamento più umano perché “davanti a voi ci sono aspiranti chef, ma siamo anche delle persone” e poi ha detto di essersi rivolto a uno psichiatra ha scatenato il giornalista.

Nell’articolo nessuno è esente da critiche, a detta sua anche i concorrenti sarebbero chiamati a recitare un copione ben preciso. Ma più di tutti i giudici: “I protagonisti divenuti prigionieri del proprio ruolo, il gigante buono Cannavacciuolo scolpito come un guerriero sannita e temuto per le vigorose pacche sulle spalle, duro ma giusto, Bruno Barbieri  vestito come un tempo il paglietta dell’avanspettacolo – puntuto ma pronto a perdonare: in fondo anche lui ha un cuore. Non gira abbastanza? “.

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Critiche per Masterchef (Intaste.it)

Masterchef nel mirino della critica

Secondo Barendson il programma sarebbe facilmente decodificabile, basta avere un minimo di esperienza in televisione per rendersi conto di quanto sia costruito e poco spontaneo. Critiche del genere su Masterchef, tanto spietate, forse non c’erano mai state.

Ma a detta del giornalista c’è poco da fare, ognuno reciterebbe un ruolo: “Per chi ha uso di televisione non è difficile decodificare i ruoli assegnati a ciascuno dei concorrenti. Ma attenzione, amici spettatori, un conto è divertirsi quando il poverello è gettato nella fossa dei leoni con falsi sorrisi di circostanza – “ci dispiace, togliti il grembiule” – un altro è essere consapevoli non trattarsi affatto di gioco. Eventualmente, gioco al massacro!”. 

Chissà cosa penseranno i giudici, così come gli autori del programma, di questa bocciatura così dura su Repubblica.

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