Marisa Laurito propone la propria versione di un piatto tradizionale, d’origine francese, personalizzato dalla cultura gastronomica campana.
Un’attrice di grande spirito e spessore, Marisa Laurito è nota soprattutto per l’amore viscerale nutrito per l’arte di Eduardo De Filippo, tanto da aver frequentato la sua stessa compagnia teatrale.
Attualmente attivista sociale, i suoi fan hanno potuto ammirarla proprio recentemente nella 2° stagione di Mina Settembre, accanto a Serena Rossi.
Una vita dedicata alla recitazione ma non ha mai nascosto un’altra sua grande passione, ovvero la cucina tanto da aver aperto sul suo sito ufficiale un blog Le Succulenti Ricette di Casalaurito.
Diverse le proposte, alcune si distanziano perfino dalla sua terra natia, come ad esempio i canederli in brodo oppure la cotoletta alla milanese.
Anche ricette vegetariane per soddisfare le esigenze di tutti i suoi followers come le crocchette di zucchine con salsa di yogurt all’aneto o la cosiddetta ‘minestra rosa‘ con passata di pomodoro e besciamella.
Infine, pietanze da tutto il mondo, citando il cous cous con verdure, l’insalata greca con il tipico formaggio feta, ancora i kefta, polpettine speziate d’origine turca.
Ma nonostante i viaggi culinari, non tradirebbe mai le proprie radici e perciò ecco una specifica ricetta che donerà allegria e piacere al palato.
Marisa Laurito, da attrice a chef è un attimo
Autrice del libro Pasta, Love e Fantasia, considerato quale autobiografia culinaria, la pasta giustappunto è il suo piatto creativo preferito perché la si può arricchire in svariati modi, come ha ammesso in un’intervista a La Repubblica.
Specialmente la sua favorita è quella ‘alla puveriello‘: “la preparo per me quando il frigo è vuoto e per gli amici. E’ una pasta al dente con uova al tegamino e tanto parmigiano e pepe. Una ricetta della tradizione“.
E a proposito di cultura gastronomica regionale, ecco una ricetta sfiziosa che vi farà perdere la testa.
Ingredienti e procedimento
Marisa Laurito propone la sua versione del gateau di patate o meglio gattò in napoletano. Si rammenti inoltre che il tubero di per sé era considerato alimento vitale proprio come il pane e da questa spiegazione derivano diverse ricette come la pasta e patate oppure la frittata di patate.
Per realizzare il gatò (altro modo di definizione) occorrono 1,5 Kg di patate, 300 gr di provola affumicata, 250 ml di panna da cucina, 100 gr di salame napoletano, 100 gr di parmigiano grattugiato, 80 gr di burro, 4 uova, pangrattato, sale e pepe.
Si cominci a cuocere le patate in una pentola d’acqua bollente. Appena pronte, le si scolino e le si privino della loro buccia, ancora calde dopodiché schiacciarle con uno schiacciapatate in un recipiente.
A questo punto, aggiungere burro, uova e parmigiano, si mescoli e si incorpori successivamente la panna, un pizzico di sale e pepe. Continuare a rimestare.
Intanto si tagliuzzi il salame, la provola a dadini e li si uniscano al composto di patate, mescolando.
Si prepari la teglia, imburrandola e riversare in essa il contenuto goloso. Si spolverizzi un po’ di pangrattato sulla superficie e qualche ciuffetto di burro per rendere il piatto ancor più appetitoso.
Infine, adagiare in forno a 160° per 50 minuti circa. Una super delizia che vi farà leccare i baffi per il suo gusto inconfondibile.