La pastella e la tempura non sono la stessa cosa. Entrambe infatti presentano delle caratteristiche diverse: ecco quali sono.
Tante persone non sono a conoscenza di quelle che sono le differenze tra pastella e tempura e commettono l’errore di pensare che siano la stessa cosa. In realtà, presentano caratteristiche diverse che è bene conoscere.
Di seguito analizzeremo nel dettaglio l’uno e l’altro metodo di cottura, confrontandone le caratteristiche. In questo modo infatti sarà possibile comprendere quale tra i due risulta essere meno pesante e dunque più leggero e salutare.
La frittura è senza ombra di dubbio il metodo di cottura più utilizzato in quanto consente di ottenere un sapore più gustoso e croccante dagli alimenti. Ciò vale per ogni tipo di cibo, dalla carne al pesce, alle verdure.
Nello specifico, le caratteristiche su esposte possono essere ottenute mediante due preparati che sono la pastella e la tempura. Nel primo caso, si realizza con uova e farina, un mix dove vengono intinti gli alimenti prima di immergerli nell’olio. Tra l’altro c’è chi utilizza l’acqua frizzante o la birra per ottenere un risultato migliore.
Dopo aver preparato il composto, comunque, la pastella deve essere lasciata riposare un’ora almeno e, in riferimento all’olio, questo deve essere bollente e abbondante in modo tale da ottenere una frittura più leggera. In ogni caso, va detto che questa tipologia di preparato si caratterizza per essere particolarmente pesante.
Per quanto concerne invece la tempura, questa è di gran lunga più leggera. Questo piatto tipico della cucina giapponese, difatti, prevede la preparazione di una pastella composta solo da farina di riso e acqua gelata, con l’aggiunta a piacere di un pizzico di zucchero e bicarbonato.
In questo caso, la pastella ottenuta non deve essere sbattuta a lungo ma è sufficiente solo qualche mescolata: i grumi possono essere anche lasciati nel composto. Ciò detto, al momento della cottura i preparati secondo il metodo appena descritto andranno a subire un vero e proprio shock termico per via dell’olio molto caldo.
In conclusione possiamo affermare con molta tranquillità che tra i due metodi analizzati, quello giapponese risulta essere particolarmente leggero rispetto alla pastella se non altro per via del fatto che, il composto da preparare prima di immergere i cibi all’interno dell’olio per la cottura, è meno pesante in quanto non prevede l’utilizzo delle uova.