Il riso è un alimento diffusamente consumato ma che può nuocere alla salute: ecco perchè dovremmo smettere tutti di mangiarlo.
Il riso risulta essere sicuramente uno degli alimenti più consumati al mondo ma in molti non sono a conoscenza del fatto che può causare problemi di salute piuttosto seri. Gli esperti infatti, hanno lanciato un allarme che deve spingere a riflettere.
Il rischio riguarderebbe, in particolare, una varietà di riso che molto spesso consumiamo ignari delle conseguenze sull’organismo.
Riso: perchè fa male all’organismo
Tanto per cominciare va precisato che il rischio paventato dagli esperti non riguarda tutte le tipologie di riso. Ad essere particolarmente nocivo per la salute infatti sarebbe il riso bianco. Il motivo risiederebbe nel fatto che favorirebbe l’insorgere di picchi di glucosio aumentando di conseguenza il rischio di diabete. In particolare, la causa è da ricercare nella rapidità con cui è assorbito in quanto povero di fibre.
Non a caso va detto che il riso bianco risulta essere quello che presenta un valore nutrizionale più basso e che tra l’altro presenta una correlazione piuttosto accentuata con l’insorgere del diabete di tipo 2.
Il problema riguardo ancor di più Paesi come Laos o la Cambogia dove il riso bianco rappresenta il principale alimento, e dunque anche l’indiziato numero uno del fenomeno che riguarda il crescente aumento di casi di diabete nel Continente. Alla luce di questo, un esperto di riso, il dottor Sirimal Premakumara, ha spiegato che la soluzione più efficace è rappresentata dall’abbandono del riso bianco in favore di varietà integrali che essendo meno lavorate sono anche più benefiche per l’organismo.
Anche John Cavanagh, ex direttore dell’Institute for Policy Studies, ha sottolineato la necessità di ritornare ai metodi di lavorazione tradizionali se non altro per contrastare quello che può essere definito a tutti gli effetti un boom di casi di diabete.
A conferma di ciò, ci sono i dati diffusi dalla Fondazione Internazionale per i Diabeti che ha previsto che, entro il 2045, la patologia in esame andrà a colpire più di 150 milioni di persone che abitano nel sud est asiatico.
Nei Paesi del Pacifico Occidentale come ad esempio la Thailandia, il Giappone o, ancora, la Cina, 260 milioni di persone. Si tratta, senza ombra di dubbio, di dati particolarmente allarmanti che devono spingere a rivalutare il consumo del riso bianco in favore di un consumo sempre più diffuso di una tipologia integrale, meno lavorata.