E’ difficile scegliere tra il panettone e il pandoro ma oggi interviene la psicologia a dare delle risposte.
Il Natale è il periodo della condivisione e come da tradizione il panettone nonché il pandoro rappresentano i dolci iconici delle festività.
Ma ogni anno rappresentano anche il motivo di forti contrasti poiché si contrappongono due correnti di pensiero tra chi predilige il soffice veronese e chi opta per lo sfizioso milanese, tra uvetta e arance candite.
Due provenienze geografiche diverse come anche le ricette medesime, ricordando che nel pandoro si ravvisa un’alta percentuale di burro rispetto al suo ‘rivale’, oggi sono declinati in molteplici varianti.
Infatti, oltre a soddisfare le esigenze di chiunque, proponendo quelli vegani, si parla anche del panettone senza canditi per chi non li gradisse oppure al contrario con frutti esotici come la papaya, giava, ananas e guava.
Per non parlare di quelli farciti con il cioccolato, crema al limoncello o pistacchio. Come si evince, ce n’è per tutti i gusti anche se il dilemma continua a persistere: panettone o pandoro?
In questo caso non si dovrà fare affidamento soltanto sulle proprie preferenze poiché da questo momento tale affannosa questione diverrà oggetto di analisi piscologica e una professionista dissiperà in merito ogni dubbio.
Panettone o pandoro? Un classico a Natale
Per lungo tempo il panettone ha dominato le tavole delle Feste, in qualità di ‘re’ ma ormai anche il pandoro è piacevolmente apprezzato, raggiungendo la parità.
Anzi quest’ultimo, come si evince dall’ultima ricerca condotta da Nextplora per Bauli, risalente a settembre 2022, sta guadagnando sempre di più terreno in questa eterna sfida, superando il 60% di preferenze, per quanto sia un report circoscritto alla regione Veneto, sua patria natia.
Questo cambio di rotta ormai si è reso lampante anche pochi anni fa, nel 2019, quando la Coldiretti ha evidenziato che il 79% degli italiani ha prediletto il panettone e il 74% invece il pandoro, ovvero pochi punti di differenza.
Ma da quali fattori dipendono tali preferenze, oltre al gusto? Infatti, questa perenne inimicizia tra i due titani del Natale approda sul lettino della psicologa, pronta a risolvere una volta per tutte questa radicata vicenda di rivalità.
Te lo dice la psicologa
Trattasi della Dottoressa Emanuela Scanu, psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione nonché specializzata in Psicodiagnostica e in aggiunta coach alimentare.
Analizzando gli spot pubblicitari in corso e le interazioni social tra gli utenti ha potuto delineare un profilo del modello di consumatore che sceglie il panettone o pandoro.
Difatti, secondo tale analisi, chi opta per il dolce milanese è considerato più ‘tradizionalista’ e facilmente influenzabile ma al contempo anche molto estroverso.
Invece, l’amante dell’inimitabile veronese è una persona più riservata ed emotiva che libera il proprio estro creativo.
Una conclusione interessante che unisce l’arte culinaria con la sfera più intima della psiche. Alla luce di quanto affermato, vi è corrispondenza tra i propri gusti e la personalità?